Ciao ragazzi! Oggi parleremo di una danza popolare tipica del Nord-Est del Brasile chiamata Bumba-meu-boi, che rappresenta uno dei più importanti tratti culturali del paese. La danza è sorta nel XVIII secolo come una forma di critica alle condizioni sociali dei neri e degli indios. Il Bumba-meu-boi combina elementi tipici della commedia, dramma, satira e tragedia, che rappresentano la fragilità dell’uomo e la forza brutale di un bue.
(crediti dell’immagine: Encontro de culturas)
Questa danza tipica del folclore brasiliano è fortemente influenzata dalle culture europee, africane e indigene. Inoltre, la messa in scena incorpora elementi della tradizione spagnola e portoghese, con rappresentazioni religiose spiratasi nella lotta intrapresa dalla Chiesa contro il paganesimo. In ogni parte del Brasile il bue ha un nome diverso: Boi-Bumbá (Amazonas), Bumba-meu-boi (Maranhão), Boi Calemba (Rio Grande do Norte), Cavalo-Marinho (Paraíba), Bumba de Reis oppure Reis de boi (Espírito Santo), Boi Pintadinho (Rio de Janeiro), Boi de Mamão (Santa Catarina) e Boizinho (Rio Grande do Sul).
(crediti dell’immagine: Garatujas Fantásticas)
L’usanza del Bumba-meu-boi fu intensificata dai Gesuiti che, attraverso le danze e piccole rappresentazioni, cercavano di evangelizzare i neri, gli indios e gli avventurieri portoghesi stessi.
Alle origini di questa danza c’è la storia di una coppia di schiavi, Padre Francesco e Mamma Caterina, che era incinta e aveva un forte desiderio di mangiare lingua di bue. Per soddisfare i suoi desideri, suo marito ammazzò il bue più bello del suo signore. Rendendosi conto della morte dell’animale, il fazendeiro convocò gli sciamani [pajés] e i guaritori [curandeiros] per risuscitarlo. Quando il bue tornò in vita, tutta la comunità celebrò con una grande festa.
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