Da quando ho iniziato a studiare lingue (adesso il tedesco!), ho sempre sentito dire che “saudade” figura tra i principali vocaboli al mondo ai quali è difficile trovare una traduzione perfetta e univoca. Secondo una votazione realizzata da un’agenzia di traduzione londinese anni fa, il suddetto vocabolo occuperebbe il 7° posto della lista.
(crediti: web)
Ma cosa significa esattamente “sentir saudades“? Secondo uno dei più famosi dizionari della lingua portoghese, Houaiss, “saudade” significa: sentimento più o meno malinconico di incompletezza, collegato dalla memoria a situazioni di privazione della presenza di qualcuno o qualcosa, di lontananza da un luogo o cosa, oppure all’assenza di certi piaceri e esperienze già vissuti e considerati, dalla persona che ne soffre, un bene desiderabile.
(traduzione libera)
Tuttavia questo sentimento sarebbe un’esclusiva dei parlanti di lingua portoghese? Credo proprio di no. In fin dei conti, i sentimenti sono universali. Anche se dicono che sia impossibile tradurre il vocabolo “saudade“, ciò non toglie che in tutte le lingue del mondo ne esistano tanti altri che denotano lo stesso sentimento. A dire il vero, il vocabolo “saudade” non appartiene soltanto alla lingua portoghese, deriva dal latino “solitatem”, per cui figura in altre lingue romaniche: soledad (spagnolo) e soledat (catalano), che denotano piuttosto la nostalgia di casa, voglia di ritornarci. L’originalità della lingua portoghese è stata l’estensione del termine a situazioni diverse dalla nostalgia appunto di casa. La “saudade“, in fondo, è l’espressione del dolore che, in un certo senso, ci fa piacere sentire, “um bem desejável“. Allora, perché dicono che sia impossibile tradurla? Forse il problema sia piuttosto collegato alla forma, alla traduzione stessa. In realtà, possiamo sentire la mancanza, cioè, “sentir saudades” di tante cose come:
1 – de alguém que amamos e está longe ou ausente;
[di qualcuno che amiamo e che ci sta lontano o assente]
2 – de um amigo a quem queremos bem;
[di un amico al quale vogliamo bene]
3 – de alguém ou algo que não vemos há muito tempo;
[di qualcuno o qualcosa che non vediamo da tanto tempo]
4 – de lugares que visitamos ou moramos;
[di luoghi che abbiamo visitato o in cui abbiamo vissuto]
5 – de uma determinada comida;
[di un determinato tipo di mangiare – nel caso brasiliano “a feijoada!”]
6 – de situações vividas;
[di situazioni vissute]
7 – de um amor que se foi;
[di un amore finito]
8 – de alguém, amigo o parente, que tenha falecido.
[di qualcuno, amico o parente, che sia morto]
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Tante volte non ce ne rendiamo conto, ma nella nostra vita quotidiana usiamo spesso espressioni e modi di dire in cui figura il vocabolo “saudade“, come “morrer de saudade”, “deixar saudade” e “matar saudade”:
1 – Estou morrendo de saudades do Brasil;
2 – Os anos 80 deixaram saudade;
3 – Quando eu for ao Brasil, vou matar a saudade dos meus parentes e amigos.
L’espressione “matar saudade“, per esempio, è usata per indicare l’assenza (anche se temporanea) di questo sentimento. Matamos a saudade quando abbiamo la nostalgia di qualcosa, guardiamo vecchie foto, parliamo di un determinato argomento, rivediamo persone che erano lontane e così via. Nel sud di Portogallo, l’espressione “mandar saudades” significa mandare i saluti, felicitazioni a qualcuno.
Ascoltate una bella canzone di Marisa Monte chiamata “sintomas de saudade”, spero che vi piaccia.
Etimologia: lat. solìtas,átis ‘unidade, solidão, desamparo, retiro’; der. do lat. sólus,a,um ‘só, solitário’, que se conservou nas línguas hispânicas, esp. soledad, port. saudade, onde ocorrem ainda as formas sodade, com monotongação au > o, e soidade com alt. au > oi; ver 2sol(i)-; f.hist. sXIII soydade, sXV saudade, sXV soidade, sXV ssuydade (Houaiss)
Até breve e bons estudos!
Muito Boa essa explicação ou seria, definição da palavra saudade,uma palavra que acho ,só existe no idioma português!
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Obrigada, Cláudia! Volte sempre 🙂
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Assim dizem!
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